Le Sneakers: Una Tendenza Moda che Compie un Secolo

Franca Gragnaniello

Franca Gragnaniello

Nel 2017 le sneakers hanno compiuto un secolo di vita. Nascono ufficialmente nel 1917, grazie al marchese Converse che realizza la prima mitica scarpa da basket All Star, un modello, rimasto pressoché invariato per 100 anni, con la stessa conformazione di suola di gomma e la stessa disposizione delle asole per i lacci. Di “strada” ne ha fatta tantissimo questa scarpa di gomma, cambiando radicalmente il ruolo nel mondo della moda e della cultura, diventando il tipo di scarpa più acquistata e usata da tutti, uomini, donne, bambini e persino anziani . Si calcola che  solo la Nike ne venda circa 25 paia al secondo in tutto il mondo!

A più di 100 anni dalla loro nascita, le sneakers sono diventate anche sostenibili ed ecologiche. I grandi brand sportivi internazionali hanno infatti dato il via negli ultimi anni a una vera e propria gara sostenibile e sono andati alla ricerca di materie prime che avessero il minimo impatto possibile sull’ambiente. Oggi le sneakers sono realizzate con ananas, mela e canna da zucchero.

Tutt’ oggi le sneakers sono considerate un simbolo di versatilità: possono essere usate per fare sport, come simbolo di moda e per dimostrare la propria emancipazione. Indice degli argomenti:

  1. Ma perché si chiamano sneakers?
  2. Quando sono nate le sneakers di preciso?
  3. Ma come sono fatte le scarpe da ginnastica?
  4. La Sneakers e la nuova realtà del  metaverso


Ma perché si chiamano sneakers?

Questo termine deriva dal verbo inglese to sneak (sneak up on someone) che in italiano viene tradotto con muoversi agilmente, furtivamente. Fu un carabiniere nel 1800 ad usare per la prima volta il termine sneakers. Il suo mestiere era quello di inseguire e catturare i malviventi. Tuttavia, il rumore delle scarpe in cuoio usate all’epoca era riconoscibile da lunghe distanze. Il carabiniere decise, allora, di indossare nuove calzature, con una suola in gomma, così da poter compiere i suoi appostamenti senza essere notato. Attribuì il nome di sneakers a questa scarpa silenziosa, proprio perché, durante i suoi spostamenti, non veniva più notato per il cigolio prodotto dal cuoio. La nascita del nome è, tuttavia, disambigua, nonostante mantenga sempre lo stesso significato. Alcuni, infatti, il termine “sneaker” lo attribuiscono al pubblicitario Henry Nelson McKinney per descrivere il modello Keds molto diffuso intorno agli anni 20.

A poco a poco, la denominazione si diffuse, entrò a far parte del vocabolario inglese ufficiale nella metà del 1800, quando il Funk and Wagnall’s Standard Dictionary la inserì ed utilizzò per la prima volta.

Quando sono nate le sneakers di preciso?

L 'idea delle sneakers viene ai Nativi d’America nel XVI secolo: utilizzavano il lattice per ricoprire la pianta del piede per proteggerlo dai terreni più duri e impervi.

Nel 1839 c’è la svolta: viene inventato il processo di vulcanizzazione che rende il lattice molto più resistente. Il passo è quasi automatico: nel 1850 in Inghilterra viene inventata la prima vera scarpa da ginnastica, che riscuote subito un grandissimo successo nel mondo dell’aristocrazia. Le sneakers iniziano a diventare un fenomeno di massa solo nel 1896, grazie alle Olimpiadi di Atene e agli atleti che le indossano per praticare sport. La consacrazione avviene nel 1936, quando Jesse Owens, atleta afroamericano, vince 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino, calzando un paio di Adidas. Tra gli anni ’50 e ’60 poi, la moda del momento esaltò maggiormente le sneakers. Difatti, durante questo periodo negli USA spopolava lo stile ribelle e tutti i ragazzi volevano sembrare belli e dannati, proprio come il noto attore cult James Dean. Ecco, quindi, che l’outfit ideale era composto da giacca in pelle, jeans e sneakers ai piedi. Insomma, un vero modello di ribellione che andava in netto contrasto con il governo di quell’epoca.

Per raggiungere il boom planetario, il mondo dovette conoscere ed innamorarsi di una figura legata al mondo del basket. Si tratta del leggendario Michael Jordan. A metà degli anni ’80 Jordan entra a far parte dell’NBA e sigla uno dei contratti più ricchi con quella che all’epoca era una piccola azienda di abbigliamento sportivo, la Nike. Questa società, che con il tempo sarebbe diventata un colosso nel settore, costruisce modelli su misura per Michael che li indosserà sui parquet statunitensi. Nascono in questo modo le note Air Jordan. L’ Impero di Jordan continua indisturbato fino circa al 1992, quando un altro “grande” del basket americano decide di scendere anche lui in campo: Shaquille O’Neal sceglie come  sponsor la Reebok ed ecco nascere le morbidose Shaq Attaq. Sempre più marchi nel corso del tempo hanno deciso di dedicarsi prettamente allo sviluppo di calzature sportive come la già citata Nike, Reebok, New Balance e brand europei come Adidas e Puma.

Lo stilista Giorgio Armani ha contribuito a sdoganare definitivamente le sneakers come elemento di alta moda accoppiandole agli abiti d’ufficio e agli smoking, aprendo a queste le passerelle delle sfilate più prestigiose.


Ma come sono fatte le scarpe da ginnastica?

La domanda è importante, perché il modo in cui viene realizzata una sneaker e i materiali che si impiegano per la sua realizzazione sono fondamentali, molto più del suo valore estetico e del marchio. Le scarpe da ginnastica sono formate dalla suola, dall’intersuola, dalla fodera e dalla tomaia

 

  • Tomaia: è la parte superiore della scarpa. Può essere tubolare o rigida. Nel primo caso viene realizzata in un unico pezzo, mentre nel secondo si tratta di più pezzi cuciti assieme. Spetta alla tomaia garantire leggerezza e traspirabilità alla scarpa. Per la sua realizzazione si utilizzano nylon, microfibre, pelle o più strati sovrapposti di materiali diversi

 

  • Conchiglia: è la parte che avvolge il tallone. Protegge la parte posteriore del piede e dà stabilità alla calzatura.

 

  • Intersuola: fra le parti della scarpa da ginnastica l’intersuola ha le stesse funzioni della soletta in una scarpa normale: ammortizza il piede e lo protegge dai colpi.È prassi comune che venga realizzata in Etil–Vinil–Acetato (EVA) oppure in poliuretano (PU).I sistemi di ammortizzamento specifico che utilizzano alcune sneakers vengono inseriti proprio nella parte del tallone ricompresa nell’intersuola.

 

  • Battistrada: questa è la suola, la parte della scarpa che sta a contatto con il terreno e che, a volte, viene costruita in un tutt’uno con l’intersuola. Protegge il piede dal contatto con i piani di appoggio e gli conferisce aderenza e trazione. Generalmente si impiega la gomma vulcanizzata.

La costruzione delle suole è soggetta al rispetto delle previsioni contenute nella norma UNI CEN ISO/TR 20880 del maggio 2007 che stabilisce i requisiti essenziali che devono possedere le suole per essere considerate di qualità. Naturalmente, quanto esposto fino qui riguarda lo standard. Alcuni brand hanno sviluppato tecnologie e soluzioni proprie, tutte volte ad aumentare le prestazioni delle suole, come anche l’utilizzo di nuovi materiali  che difficilmente assoceremo a questo tipo di calzature. La sfida del futuro sarà realizzare scarpe sempre più green-friendly.


La Sneaker e la realtà virtuale del  Metaverso

Il Metaverso è la visione per il futuro prossimo da parte di tante grandi aziende che stanno investendo in startup specializzate nella creazione di oggetti digitali. Uno dei brand che vuole cogliere le opportunità del metaverso è Nike. Negli ultimi giorni, infatti, lo storico marchio di abbigliamento sportivo ha deciso di acquisire RTFKT Studios, uno studio di arte digitale che focalizza il proprio business sugli NFT ( Non Fungible Tokens, certificati di autenticità che non possono essere nè replicati,  né sostituiti) e su oggetti da collezione a tema sneakers.  Secondo Nike, l'acquisizione di RTFKT aiuterà l'azienda a "offrire collezioni di nuova generazione che fondono cultura e gioco". Oltre a Nike, altri  brand hanno iniziato ad “annusare” la possibilità di estendere il proprio business anche nel metaverso come Adidas e Balenciaga.

Conclusioni

Secondo un recente report di Grand View Research il mercato globale delle calzature sportive nel 2025 supererà i 95 miliardi di dollari. Le vendite sono trainate dai giovani e giovanissimi che hanno fatto dello sportswear e dello streetwear - entrambi “presidiati” dalle sneaker – due componenti fondamentali del proprio abbigliamento quotidiano.( da il Sole24 ore ). Che le scarpe creino una vera e propria dipendenza lo si sa, ma quello per le sneaker a quanto pare sembra davvero un amore intramontabile.