NFT: Che Cosa Sono e Come Impattano sulla Moda

Franca Gragnaniello

Franca Gragnaniello

Quando più di sessant’anni fa, fu fondata  la VISA ,sembrava fantascienza trasferire denaro in modo istantaneo ed elettronico. Poi abbiamo conosciuto Internet, all’inizio molti erano scettici sul valore e sull'utilità del “World Wide Web” ma come sappiamo, tutto è cambiato. Oggi ci sono nuovi trend che ancora una volta entrano nella nostra vita cambiando  le nostre abitudini, parliamo di  criptovalute e i Token Non Fungibili (NFT)  che stanno diventando sempre più popolari. Scopriamo cosa sono gli NFT e come funzionano.

NFT: Che cosa sono e come funzionano?

Il termine NFT sta per Non-Fungible Token, che in italiano vuol dire Gettone digitale non fungibile, non riproducibile. Chiariamo il significato di fungible e non-fungible. Un Bitcoin, ad esempio, è fungibile poiché può essere sostituito con un altro. Gli NFT, invece, sono pezzi unici: non possono essere replicati né sostituiti. Pensiamo ad un quadro, pezzo unico al mondo, lo possiamo vendere per denaro, ma non può essere scambiato con un quadro identico che abbia lo stesso valore. Un’ opera d’arte è per definizione non fungibile, perché non può essere scambiata con un bene generico e identico per valore. Quando un oggetto digitale è certificato con un NFT è come se sopra ci fosse la firma dell’autore e nessuno può dire che non sia originale o che ce ne siano altre copie se non firmate con un NFT.

NFT può essere qualsiasi oggetto digitale: un video, una foto, una GIF, un testo, un articolo, un audio. Un esempio?

A Marzo 2021, un’opera d’arte esclusivamente digitale, sotto forma di un token non fungibile (NFT) è stata venduta per 69 milioni di dollari, l’opera è dell’artista Beeple e può essere visualizzata da chiunque, su Internet. Si trattava di un'opera non tangibile in modo tradizionale, ma resa in formato Nft e consistente in un collage delle cinquemila opere che Beeple aveva realizzato in altrettanti giorni. Eppure questo artista fino a quel momento aveva venduto ben poco e a un centinaio di dollari per opera. Perché quindi tanto interesse? Probabilmente per un mero interesse speculativo e per spingere criptoarte e criptovaluta. I 69 milioni di dollari pagati a Beeple erano concreti e decisamente "toccabili". Quindi l'Nft non è qualcosa di astratto, ma è un certificato di un bene virtuale, ma pur sempre un bene.

Altro esempio! Sul sito NBA Top Shot più di centomila utenti hanno spostato oltre 250 milioni di dollari comprando e vendendo video di partite di basket. Anche nel caso dei videogiochi, ad esempio, un oggetto che può essere trasferito da un utente a un altro può essere un Nft. Chiaramente, l'utente che ne acquisisce il certificato di proprietà non può farne ciò che vuole. Il proprietario di un Nft non può replicare l'oggetto e venderlo a proprio piacimento: il diritto d'autore, come nel caso dell'opera di Beeple, rimane intatto.

Come si fa un NFT?

L'NFT  non "si trova" in natura. Va creato. L' NFT non è una delle tante copie di un oggetto, ma è un certificato che quell'opera, unica, ha una versione digitale altrettanto unica. Ma come viene prodotta? Di base, l'artista salva in formato digitale una foto o un filmato, che corrisponderà a una stringa di numeri, 0 e 1 nel linguaggio informatico. Questa sequenza viene poi compressa in una più corta, detta hash, Qui, a ben vedere, c’è un primo elemento di garanzia per il proprietario degli NFT: essendo in possesso del documento digitale, è l’unico che può facilmente calcolare l’hash.

Per creare un Nft è necessario un procedimento tramite Blockchain

Che cos’è la tecnologia Blockchain?

Senza addentrarci troppo in questa Tecnologia, ci limiteremo a fornire solo una breve definizione della Blockchain.

Blockchain  letteralmente significa catena di blocchi, è un grande registro digitale in cui le voci sono raggruppate in blocchi concatenati in ordine cronologico. Pensiamo alla blockchain come a un’ enorme banca dati condivisa a cui si possono aggiungere man mano nuovi blocchi e a cui tutti possono accedere, ma non è modificabile e la sua sicurezza è garantita da crittografia, il che rende praticamente impossibile qualsiasi tentativo di frode e falsificazione. Inoltre non sono necessari intermediari poiché tutte le transazioni avvengono da persona a persona e non esiste un potere decisionale centrale poiché ogni utente ha una voce che conta.In un mondo sempre più esposto ad hacker e violazione della privacy, la blockchain diventa uno strumento essenziale per la verifica delle informazioni

NFT nel mondo della Moda

Anche il comparto della Moda sembra non essere rimasto indenne all’impatto di questi nuovi strumenti, infatti si possono  già notare i primi approcci da parte di alcuni brand europei (e non) nei confronti della tecnologia NFT e, soprattutto, dei suoi potenziali vantaggi. L ’industria della moda virtuale  (chiamata anche digital fashion) ha già registrato vendite per decine di milioni di Euro, andando a confondere la nostra definizione di ciò che è reale nella moda e ciò che non lo è. Anche nelle ultime sfilate “fisiche” molti Brand hanno infatti lavorato con gli NFT per inserire capi digitali all’interno delle loro collezioni. Marchi come Gucci vendono da tempo vestiti digitali pensati per videogiochi di grande successo. È sempre Gucci ad aver presentato il primo paio di sneakers digitali, le Virtual 25, che costano 12 dollari ed esistono solo online. Possiamo dire che è  “solo una questione di tempo” prima che le principali case di moda entrino a far parte del mondo NFT (non-fungible tokens ) e in altri aspetti della moda digitale.

Ne è una conferma il caso della maison Italiana D&G. A Settembre dello scorso anno, infatti, sono stati battuti all'asta 9 NFT animati firmati dal brand, i quali mostravano vari item, tra vestiti e accessori. L'ammontare complessivo derivante dalle vendite ha sfiorato i 6 milioni di dollari, con gli acquirenti che, stando a quanto dichiarato dal brand stesso, sarebbero tra “i più grandi collezionisti di NFT al mondo”.

Conclusioni:

La Moda sembra avere tutte le caratteristiche per poter sfruttare al meglio i vantaggi insiti nell’utilizzo degli NFT. Nonostante sia una realtà virtuale, le persone vorranno che i propri avatar appaiano al meglio. Grazie agli NTF, l’esperienza del metaverso permetterà alle persone di immergersi completamente nell’industria della moda anche all’interno di un mondo virtuale, avendo la vera proprietà degli articoli di moda e di lusso che acquistano. 

La realtà virtuale permetterà ai marchi di moda di vendere non solo prodotti fisici, ma saranno in grado di fare soldi vendendo i loro oggetti e vestiti virtuali su un mercato decentralizzato. Un ulteriore vantaggio per i brand, è dovuto alla possibilità di raggiungere un bacino più grande di appassionati di moda, che saranno in grado di partecipare senza essere in prossimità fisica del marchio. Nel Metaverso il ruolo della moda come strumento di espressione personale e sociale non può che avere un ruolo centrale. Resta solo da aspettare che lo screenwear diventi il nuovo streetwear.

Fonte: Alertacripto.com